E-learning, parola difficile da definire, l'origine del termine risale agli anni 80 inserendosi nell'insieme di termini che descrivevano le possibilità d'utilizzo delle reti telematiche. Nasce quindi associata ad una finalità commerciale che veniva descritto con una E iniziale. Le finalità era dunque ben precise: La gestione dei dati dei studenti iscritti, la fruizione dei dati da parte degli studenti, l'aggiornamento continuo dei contenuti e il monitoraggio costante dei risultati.
Non si può dichiarare che inizialmente l'e-learning sia stata una metodologia d'apprendimento, le caratteristiche principali che lo accompagnavano erano quelle organizzative. Nasce quindi una specializzazione sulla "gestione della conoscenza" cioè, dell'applicazione di logiche d'inserimento e reperimento dei dati, con la creazione di modalità di creazione e archiviazione di dati che permetta l'efficacia e l'efficienza dei processi gestionali. Le prime esperienze di e-learning hanno perseguito due strade diverse; in ambito aziendale rendere disponibili una collezione di corsi e di percorsi in funzione delle competenze in ingresso dei propri dipendenti, nel frattempo il mondo accademico prestava molta importanza a tutti gli strumenti utilizzati per la gestione in gruppo oppure per la comunicazione mediata dalla rete. Si può dichiarare che inizialmente l'e-learning vestiva due vesti, una che puntava sull'apprendimento autonomo multimediale e, dall'altra parte, un forte richiamo alla reintroduzione di processi riflessivi o dialogici in situazioni d'apprendimento a distanza. La possibilità di velocizzare i tempi di comunicazione tra docente e studente e tra gli studenti grazie all'elemento di collaborazione, erano argomenti molto interessanti per i ricercatori. Permaneva, però, un problema legato alla scarsa diffusione tecnologica del tempo. La rapida diffusione del settore supportò l'accrescimento di tali studi e dell'apprendimento studiato non come apprendimento elettronico, che non esiste! Chi impara è la persona! Si diffonde così la definizione di ambiente virtuale per l'apprendimento, cioè ambienti della cocostruzione della conoscenza. I pedagogisti non amano il termine e-learning e cercano sempre di coniarne nuovi termini, in Europa, il più diffuso è "apprendimento in rete"
started by Anna Pollio on 14 Feb 12
La gestione dei dati dei studenti iscritti,
la fruizione dei dati da parte degli studenti,
l'aggiornamento continuo dei contenuti e
il monitoraggio costante dei risultati.
Non si può dichiarare che inizialmente l'e-learning sia stata una metodologia d'apprendimento, le caratteristiche principali che lo accompagnavano erano quelle organizzative.
Nasce quindi una specializzazione sulla "gestione della conoscenza" cioè, dell'applicazione di logiche d'inserimento e reperimento dei dati, con la creazione di modalità di creazione e archiviazione di dati che permetta l'efficacia e l'efficienza dei processi gestionali.
Le prime esperienze di e-learning hanno perseguito due strade diverse; in ambito aziendale rendere disponibili una collezione di corsi e di percorsi in funzione delle competenze in ingresso dei propri dipendenti, nel frattempo il mondo accademico prestava molta importanza a tutti gli strumenti utilizzati per la gestione in gruppo oppure per la comunicazione mediata dalla rete.
Si può dichiarare che inizialmente l'e-learning vestiva due vesti, una che puntava sull'apprendimento autonomo multimediale e, dall'altra parte, un forte richiamo alla reintroduzione di processi riflessivi o dialogici in situazioni d'apprendimento a distanza.
La possibilità di velocizzare i tempi di comunicazione tra docente e studente e tra gli studenti grazie all'elemento di collaborazione, erano argomenti molto interessanti per i ricercatori.
Permaneva, però, un problema legato alla scarsa diffusione tecnologica del tempo.
La rapida diffusione del settore supportò l'accrescimento di tali studi e dell'apprendimento studiato non come apprendimento elettronico, che non esiste! Chi impara è la persona!
Si diffonde così la definizione di ambiente virtuale per l'apprendimento, cioè ambienti della cocostruzione della conoscenza.
I pedagogisti non amano il termine e-learning e cercano sempre di coniarne nuovi termini, in Europa, il più diffuso è "apprendimento in rete"