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Multitasking: Levitin e Jenkins a confronto - 0 views

#Multitasking

started by lucacivitelli on 10 Jan 18
  • lucacivitelli
     
    Una delle mie passioni è la musica e, anche se mi posso reputare a malapena mediocre, mi piace cercare sempre nuovi modi per migliorarmi e soprattutto mi piace ispirarmi ai grandi musicisti per provare a capire la differenza che fa la differenza (e non ricadere nel semplicismo della mera differenza genetica)

    Qualche tempo fa leggevo alcune ricerche condotte del neuroscienziato Daniel J. Levitin sul talento di famosi musicisti da Santana a Sting (giusto per accontentarsi di poco…) e mi sono imbattuto nel tema del multitasking.

    In questo post vorrei condividere con voi le mie riflessioni

    Premetto che le posizioni di Levitin sono decisamente contro il multitasking, come già si evince dal titolo di un suo famoso saggio "The Organised Mind: Thinking Straight in the Age of Information Overload" e infatti l'autore vede una delle cause del talento dei musicisti citati prima nella loro capacità di rimanere concentrati e non distrarsi. Tra l'altro Levitin, citando le tesi del biologo Robert Sapolsky riguardo la lentezza nel cambiamento del genoma umano, fa notare come noi saremmo ancora geneticamente predisposti ad essere come i nostri antenati cacciatori-raccoglitori che vivevano in un ambiente più semplice e lineare.

    Levitin spiega come un tempo i cambiamenti tecnologici fossero molto lenti mentre ora le innovazioni sono molto rapide.

    Personalmente le tesi esposte da Levitin mi hanno lasciato un po' perplesso e mi è venuto in mente il saggio "Culture partecipative e competenze digitali" di Henry Jenkins studiato per l'esame DIDATTICA E NUOVI MEDIA .

    Nello specifico Jenkins definisce il multitasking come "l'abilità di scansionare l'ambiente e di prestare, di volta in volta, attenzione ai dettagli salienti" e questo mi ha generato alcune riflessioni

    1) Mi pare che Levitin faccia una certa confusione tra il sovraccarico di informazioni dovuto all'epoca moderna e il multitasking. Il primo riguarda una capacità di "aggiornamento" e restrutturazione cognitiva nel tempo mentre il multitasking ha a che fare con la capacità di indirizzare l'attenzione
    2) Un'altra dimostrazione,a mio parere, della confusione fatta dall'autore, che unisce la tesi (probabilmente inconfutabile) del sovraccarico di informazioni con la capacità di Stevie Wonder di rimanere concentrato, è l'idea della placidità mentale del cacciatore. Io tendo a concordare con Jenkins che cita ricerche secondo le quali il multitasking sia proprio una caratteristica del cacciatore. Anche questo dimostra la differenza tra le più basse esigenze di ristrutturazione cognitiva (è indubbio che i cambiamenti tecnologici siano più lenti oggi rispetto a migliaia di anni fa) con la gestione dell'attenzione (in questo caso il cacciatore deve prestare attenzione contemporaneamente ad un numero di stimoli molto vario)
    3) Infine apprezzo molto l'idea proposta da Jenkins di insegnare a passere dal multitasking all'attenzione focalizzata. Sicuramente ci sono situazioni in cui è utile una capacità e situazioni in cui è utile l'altra. Il fatto che musicisti famosi siano molto concentrati quando suonano non dimostra la negatività del multitasking in se quanto piuttosto l'utilità dell'attenzione focalizzata qunado si suona. Il rischio è quello dell'operaio che avendo solo il martello tratta tutto come se fosse un chiodo

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