A proposito dei "Most Active Members" - se clicchi su View All, quella lista https://groups.diigo.com/group/ltis13/members mostra gli stessi all'inizio, con i nomi linkati non al loro profilo generale, ma a quello per il gruppo (cioè come i profili linkati sotto i segnalibri in "shared by") e esplicitazione del numero di cose che hanno condiviso e della data di iscrizione.
Però non riesco a capire il criterio di ordinamento: di base la pagina dice che sono elencati secondo l'attività, ma non risulta così dal numero di condivisioni. Invece se cambi il criterio e usi la data di iscrizione al gruppo, beh sì, il risultato è sensato - ma a che serve?
Mi sa che "Activity" non significa "quanto sono attivi", bensì "quand'è l'ultima volta che sono stati attivi" dal più recente (io in questo momento) al meno. Quantomeno questo spiega perchè mi vedo in testa alla lista pur con soli 10 shared items
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Introduzione
Termini di servizio
Aggiornamenti
11 novembre 2013
Riepilogo delle modifiche
Aggiornamento dei Termini di servizio
11 ottobre 2013
Stiamo aggiornando i Termini di servizio di Google. I nuovi Termini verranno pubblicati online il 11 novembre 2013 ed è possibile leggerli qui.
Dato che molti utenti sono allergici ai testi legali, per comodità è disponibile un riepilogo in un linguaggio semplice.
Abbiamo apportato tre cambiamenti:
Primo, un chiarimento su come il nome e la foto del profilo potrebbero apparire nei prodotti Google (fra cui recensioni, pubblicità e in altri contesti commerciali).
Puoi controllare come la tua foto e il tuo nome appaiono negli annunci mediante l'impostazione Convalide condivise.
Secondo, un promemoria relativo all'utilizzo sicuro dei dispositivi mobili.
Terzo, dettagli sull'importanza di mantenere riservata la password.
Ecco qualche dettaglio aggiuntivo: ..."
Bell'esempio di chiarezza comunicativa sull'uso fatto dei dati degli utenti e su come gli utenti possono gestirlo, con un annuncio che traduce in linguaggio per umani il legalese dei cambiamenti alle condizioni di servizio, e con un mese di anticipo.
Può darsi che abbia incoraggiato questa chiarezza il desiderio di smontare una certa paranoia verso le reti sociali basate negli Stati Uniti e in particolare verso Google, suscitata dall'affare PRISM della NSA rivelata da Snowden quest'estate. PRISM è grave, però siamo noi a barattare o non la nostra privacy contro servizi che riteniamo utili, quindi la responsabilità è nostra, anche se siamo stati maleducati da software e servizi informatici di cui cmq devi accettare le condizioni per utilizzarli...
E a prescindere delle motivazioni, questa chiarezza è positiva.
Una nota precisa: "In questo elenco sono visibili solo scuole che hanno attivato nel loro profilo il checkbox "Il profilo deve essere visibile fuori istituzione".