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Bambini Brevi Polo Maniche Al - 0 views

Ralph Lauren Bambini Brevi Polo Maniche con cappuccio

started by masquebf3 on 05 Oct 14
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    Giochi e dopo pochi minuti sai già se potrai andare in cassa a ritirare. Poi le gare non si fermano mai e non è necessario aspettare molto per puntare». I vantaggi A questo bisogna aggiungere la crisi dell'ippica: «I cavalli, quelli veri, vanno male - spiega Ivan - Sono uno sport costoso, trascurato, che spesso vede interruzioni delle gare o rischi di brogli». Qui, invece, la garanzia di gioco è affidata a un algoritmo informatico. Nel retro dell'agenzia, però, tra avvisi affissi in bacheca, giornali con quotazioni e televisori che proiettano interviste a fantini, resiste lo zoccolo duro degli appassionati dei cavalli: «Dite quello che volete ma puntare su un videogioco non è la stessa cosa che seguire una corsa - sancisce Alessandro, pensionato di 72 anni - Vuoi mettere l'emozione di seguire una corsa con guardare dei disegni che si muovono in tv. Che vinca o perda, poi, non è che mi importi molto ma almeno voglio vedere lo spettacolo». Giocatori virtuali che rincorrono un pallone, levrieri che si sfidano per agguantare una preda meccanica e cavalli spronati da fantini digitali. Ralph Lauren Bambini
    La nuova frontiera del gioco d'azzardo non sembra accontentarsi dei match giocati nel fine settimana e per trovare nuovi clienti ha sviluppato sistemi digitali che riproducono le sfide dei grandi sport. Intralot, per esempio, ha elaborato una piattaforma dal funzionamento simile a quella che gestisci i videogiochi azionati in esecuzione automatica, collegata a un sistema di quotazione che determina la consistenza delle vincite a seconda della puntata. L'ex direttore dell'Aress licenziato dalle Molinette "Zanon lavorava nel privato senza mettersi in aspettativa" L'Ufficio di disciplina della Città della Salute ha licenziato il dottor Claudio Zanon, chirurgo oncologo, rientrato alle Molinette dopo esser stato direttore dell'Aress, l'Agenzia regionale per i servizi sanitari. Zanon è dallo scorso aprile direttore sanitario dell'ospedale Valduce di Como, in Lombardia, ma al momento della nomina non si è dimesso dalle Molinette, dove gli era stato affidato al San Giovanni Antica Sede un incarico sui percorsi di assistenza e cura. Zanon si difende: «Sono amareggiato, non c'è incompatibilità, ho impugnato il provvedimento». Il braccio destro di Cota Ispiratore e anima della riforma Cota sulla Sanità, il dottor Zanon aveva ricevuto prima dell'estate dall'ospedale due richieste di chiarimento, rispetto al suo doppio incarico. Richieste alle quali - secondo l'Ufficio di disciplina - il chirurgo non ha risposto in modo né completo né convincente, al punto che l'iter disciplinare non si è fermato, arrivando alla decisione estrema. Bambini Brevi Polo Maniche Al dottor Zanon l'ospedale di corso Bramante chiede in più la restituzione delle due mensilità in cui - riapprodato alle Molinette - era già direttore sanitario a Como. Il dottor Zanon - che dopo la chiusura dell'Aress ha chiesto 800 mila euro di danni alla Regione - non si dà per vinto, contesta a gran voce il provvedimento e annuncia battaglia: «Prima di accettare l'incarico a Como - spiega - ho chiesto chiarimenti espliciti alla direzione delle Molinette». In altre parole: «Io sono in buona fede: mi era stato detto che non c'era incompatibilità, e che se il mio nuovo rapporto di lavoro fosse stato non esclusivo non ci sarebbero stati problemi. Infatti non ho l'esclusività, e alle Molinette ero passato comunque a un contratto a tempo ridotto». Inoltre, aggiunge il dottor Zanon, «nei due mesi per i quali adesso mi si chiede la restituzione dello stipendio ho comunque lavorato a Torino. Ero disposto a restituire una parte, ma pretendevano tutto e subito. Inaccettabile». Bambini con cappuccio
    Battaglia legale Prima del licenziamento deciso dall'Ufficio di disciplina, Zanon è stato messo in aspettativa. «Anche questa - dice ora l'ex chirurgo oncologo - è una decisione inspiegabile. Prima mi si costringe all'aspettativa, poi vengo licenziato». Allarga le braccia: «E' evidente che le ragioni del licenziamento sono altre». Quali? «Dico solo che alle Molinette, nel corso degli anni, ho visto ben altre incompatibilità per le quali non è stato preso alcun provvedimento disciplinare, tanto meno un licenziamento in tronco». L'ospedale La direzione della Città della Salute preferisce non commentare, avendo Zanon impugnato il licenziamento. Certo è che sarà una lunga battaglia fra avvocati.

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