Lo scambio di lettere aperte tra papa Francesco e il fondatore del quotidiano La Repubblica, fra il capo della Chiesa cattolica e un illustre rappresentante del pensiero ateo/agnostico, che clamorosamente occupa le prime pagine del secondo quotidiano italiano, costituisce per un non credente come me un evento addirittura epocale, una straordinaria traduzione in atti di quel dialogo tra persone di convinzioni diverse pur già annunciato e praticato da un ancor troppo ristretto numero di donne e uomini di buona volontà.