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Andreas Formiconi

Problema: notifiche di lettura multiple in seguito all'iscrizione al cMOOC - 2 views

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    Questo è un commento di prova dove voglio vedere se si può linkare un'altra risorsa, tipo questa http://lospaziodioscar.wordpress.com/2011/05/05/come-attivare-la-notifica-di-consegna-e-di-lettura-di-un-messaggio-di-posta-elettronica-su-alice-mail/ o addirittura così
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    Ok, funziona in ambedue i modi! Questo significa che posso istituire un bookmark per ogni problema, taggandolo anche con "problema", tracciare mediante commenti successivi la via alla soluzione del problema, e infine, una volta risolto, taggandolo con "soluzione". L'insieme dei problemi può essere raggiunto con http://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/problema e quello delle soluzioni con http://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/soluzione e ciò mi pare buono...
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    E si possono salvare tutti i bookmark in una varietà di formato, tipo RSS xml based, ok ok...
Claude Almansi

Diigo: trucchi per chi sa poco l'inglese - Bloglillon commenti da May 27, 2013 at 2:28 pm - 3 views

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    "Luisella May 27, 2013 at 2:28 pm @tutti coloro che sono interessati a tradurre dall'inglese all'italiano e sottotitolare un tutorial di Diigo, che ne dite di questo? [ http://youtu.be/nkrHFM3s8Bc -e mbeddato] Mi sembra un tutorial interessante perché parla in particolare degli Account per insegnanti. Luisella May 27, 2013 at 2:40 pm Anche, questo, che è più generico, non specifico per la scuola, è comunque molto chiaro e interessante: http://www.youtube.com/watch?v=kcecBgRd3ig&eurl=http://blog.diigo.com/ Claude Almansi May 27, 2013 at 5:58 pm Grazie, Luisella, Con il primo - An introduction to Diigo for educators - ho un problema: online, mi si ferma sempre primo della fine, dove parla dell'account educator. L'ho dovuto scaricare per vederlo per intero, quindi ho un po' paura che crei problemi in Amara (l'app di sottotitolazione), dove andrebbe streamata la versione online. È meglio che le cose filino lisce per "principianti". Il secondo - "Social Bookmarking: Making the Web Work for You - è fatto molto bene, però è di 5 anni fa, e ci sono state nuove versioni dell'interfaccia di Diigo nel frattempo. Ciononostante, mi sembra ancora valida su quasi tutto, e basterebbe aggiungere qualcosa sulla data nella pagina Amara. Per ora l'ho soltanto creata: http://www.amara.org/en/videos/EfplCifDOjln/info/social-bookmarking-making-the-web-work-for-you/ . Il modo + semplice di produrre ST italiani è di prima far quelli inglesi, poi di tradurli. Ma vedi tu come preferisci. Se ti può servire, http://piratepad.net/linf12-ST è il pad che avevamo utilizzato per sottotitolare dei video durante linf12 Ciao Claude"
  • ...1 more comment...
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    clicco sul link di- @tutti coloro che sono interessati a tradurre dall'inglese all'italiano e sottotitolare un tutorial di Diigo, che ne dite di questo? [ http://youtu.be/nkrHFM3s8Bc -e mbeddato] - ma il video clipdi youtube che ottengo non ha audio, è un mio problema?
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    Ciao Fabrizio Io l'audio lo ottengo per http://www.youtube.com/watch?v=nkrHFM3s8Bc , però come avevo scritto nei commenti citati, il video mi si ferma prima della fine. Cioè probabilmente c'è un problema tecnico, e per questo avevo suggerito di non utilizzarlo per una sottotitolazione collaborativa online.
Claude Almansi

Le revisioni dei post WordPress - #ltis13 | Claude Almansi 2013-04-18 - 0 views

  • Le revisioni dei post WordPress – #ltis13 April 18, 2013 by Claude Almansi | 2 Comments Nel mio commento #34 al post Due o tre cose sui blog #ltis13, ho provato a spiegare come le revisioni salvate – deliberatamente e dal software – dei post WordPress consentono spesso di recuperare un post apparentemente scomparso, ad es. per un problema di connettività.  Lo rifaccio qui, però aggiungendo delle catture di schermo per maggior chiarezza: WordPress fa anche regolarmente salvataggi automatici, e l’ultimo si ritrova con le versioni salvate volontariamente sotto “Revisions”, in fondo alla pagina del post: (la revisione con “[Autosave]” è quella che il software ha salvato per ultimo)
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    "Le revisioni dei post WordPress - #ltis13 April 18, 2013 by Claude Almansi | 2 Comments Nel mio commento #34 al post Due o tre cose sui blog #ltis13, ho provato a spiegare come le revisioni salvate - deliberatamente e dal software - dei post WordPress consentono spesso di recuperare un post apparentemente scomparso, ad es. per un problema di connettività. Lo rifaccio qui, però aggiungendo delle catture di schermo per maggior chiarezza: WordPress fa anche regolarmente salvataggi automatici, e l'ultimo si ritrova con le versioni salvate volontariamente sotto "Revisions", in fondo alla pagina del post: Elenco delle revisioni, con l'ultima, fatta dal software, seguita da [Autosaved] (la revisione con "[Autosave]" è quella che il software ha salvato per ultimo)"
Andreas Formiconi

La questione del permalink - 1 views

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    Luisella pone il problema
Andreas Formiconi

La questione del permalink - 0 views

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    Giovanna non ritiene risolto il problema
Luisella Mori

Accessibilità | My cMOOC Blog - 2 views

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    Di positivo c'èche ora sono sensibile al problema, ma oramai la frittata è fatta...
sabinaminuto

Emergenza educativa e nuove tecnologie. Stimoli per una riconsiderazione della questione, - 6 views

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    "Emergenza educativa enuove tecnologie. Stimoli per unariconsiderazione della questione GIOVANNI MARCONATO 1 Internet e le nuove forme di comunicazione stanno portando radicali cambiamenti nella vita pratica di ognuno di noi. Questi mutamenti possonoprodurre, spesso, reazioni diverse in base alla realtà anagrafica delle persone,tanto da rendere appropriata l'espressione "nativi digitali", per coloro che sono nati nell'era tecnologica, da contrapporre ai cosiddetti "immigrati tecnologici", espressione riferita a coloro che sono entrati in questa epoca provenendo "da altrove" e con un piede radicato nel passato. Il contributoofferto dal presente lavoro diviene importante non solo ai fini di comprendere le differenze e le difficoltà di comunicazione e di linguaggio fra allievi e insegnanti-formatori, ma soprattutto per indicare una via per arginare l'emergenza educativa che si sta costantemente espandendo. Il suddettopercorso non può che passare per un uso significativo e responsabile di Internet, delle tecnologie digitali e più in generale dei nuovi mass media. 25 ANNI DELLA RIVISTA 22 sformata significativamente, ci viene facile dare una spiegazione ai compor-tamenti "tecnologici" dei bambini, dei pre-adolescenti e degli adolescentiche sono nati trovando le tecnologie, Internet e telefonini come presenzanormale e naturale nei propri luoghi di vita ed incorporandoli spontanea-mente, con estrema naturalezza, nelle pratiche personali e sociali. Nessunaabitudine (individuale e sociale) pre-tecnologica può determinare e model-lare il loro modo di interagire con la realtà e nulla è di ostacolo all'inven-zione di stili e pratiche di relazione del tutto nuove e determinate solo dallefunzionalità e dalle affordance presenti nei nuovi strumenti. Nessun mecca-nismo di transfer negativo ha impedito l'esercizio creativo (agito più spessonella dimensione sociale e collaborativa, che in quella individuale) di deter-minare nuovi modi di agire e,
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    Tra le molte riflessioni che l'articolo di Marconato apre ne posso scegliere, per ora, un paio: 1) è corretto porre la questione in termini di "nativi digitali"? 2) E' soltanto, o principalmente, l'approccio verso le tecnologie digitali a creare un divario fra ragazzi e insegnanti? Riguardo alla prima domanda ho notato come atteggiamenti (e attitudini) simili a quelli dei ragazzi nei confronti di internet ce l'hanno anche tanti adulti, specialmente se di bassa istruzione. Questo mi fa pensare che la frequentazione assidua, soprattutto, di social networks dipenda essenzialmente dall'avere poche difese contro l'accettazione passiva di mode e modelli di consumo. Infatti, da quello che ho potuto vedere, sono pochi i ragazzi che possiedono "vere" competenze informatiche e, in genere, quelli che le possiedono, spesso, le condividono con almeno un genitore. Di positivo c'è l'apprendimento intuitivo e condiviso degli strumenti per navigare e comunicare in internet, ma anche quello non mi sembra "generazionale": è tipico anche di molti adulti, soprattutto se non hanno subito il condizionamento del cosiddetto "metodo di studio". Per l'apprendimento non serve la fatica ma l'interesse. Alla seconda domanda ha risposto già, in modo articolato, Marconato: i gap generazionali ci sono sempre stati. Inoltre, nel "villaggio globale" non c'è solo una cultura globale e condivisa; anzi, di condiviso c'è poco. Sta all'insegnante avere un'apertura verso l'altro, tale da non dare per scontato che egli possieda conoscenze prestabilite alle quali collegarsi. Spesso è già un errore considerare che un alunno possieda quelle certificate nei precedenti anni di scuola. Tra l'altro, se egli ha molte curiosità e interessi, e questi internet aiuta decisamente a soddisfarli, ma le sue informazioni divergono da quelle possedute dall'insegnante, per i prof più tradizionalisti è anche peggio, ma era così anche
Claude Almansi

Navigare Meglio Giugno 2013: Strutturare le informazioni - Almansi - 2013-06-18 - 3 views

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    "Da anni, la sovrabbondanza di informazioni è un problema nell'utilizzazione del Web in generale. Per fortuna, esistono diversi mezzi per rimediarvi. "
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    Versione online della rubrica "Navigare Meglio" uscita su "Spendere Meglio" di giugno 2013. La condivido con il gruppo ltis13 su Diigo perché si riferisce abbondantemente alla nostra strutturazione delle informazioni nel contesto di #ltis13
Claude Almansi

10.3263 - La Svizzera ha bisogno di una legge contro lo scaricamento illegale di musica... - 0 views

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    "10.3263 - Postulato La Svizzera ha bisogno di una legge contro lo scaricamento illegale di musica da Internet? Depositato da Savary Géraldine Data del deposito 19.03.2010 Depositato in Consiglio degli Stati Stato attuale Trasmesso Testo depositato Il Consiglio federale è incaricato di redigere un rapporto sulla situazione in fatto di scaricamento illegale di musica da Internet e di studiare le misure per ovviare a tale problema (...) Parere del Consiglio federale del 12.05.2010 Il 1° luglio 2008 è entrata in vigore una revisione parziale della legge sul diritto d'autore, con cui sono state apportate le modifiche legali necessarie in ambito digitale. A tale proposito il Parlamento ha discusso anche se permettere l'uso personale pure nei casi in cui l'opera in questione viene messa a disposizione su Internet senza il consenso del titolare del diritto. Dopo intensi dibattiti il Parlamento ha rinunciato a limitare i casi in cui è consentito l'uso personale. A suo avviso, una tale limitazione è sproporzionata, inconciliabile con la protezione della sfera privata e comporta una poco auspicata criminalizzazione di massa dei consumatori. Gli stessi timori depongono anche a sfavore dell'introduzione di una normativa legale analoga alla soluzione francese, che prevede di bloccare l'accesso a Internet ai privati in caso di violazioni ripetute. Tuttavia il titolare del diritto non è sprovvisto di protezione. In virtù del diritto d'autore ha la possibilità di procedere sia contro i fornitori sia contro i gestori di piattaforme di "file sharing". Una tale procedura va privilegiata anche per motivi di economia processuale. Appare infatti più opportuno procedere contro un gestore di piattaforma piuttosto che contro tutti gli utenti della piattaforma in questione. Eventualmente si potrebbe prevedere, d'intesa con i gestori di piattaforme, di concludere un accordo di licenza per il "file sharing" dei loro utenti. L'attuale legge sul diritto d'autore
Andreas Formiconi

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    Spiegazione più accurata di Francesco Valotto
Andreas Formiconi

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    Spiegazione semplificata di andreas
Andreas Formiconi

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    Francesco Valotto fornisce una spiegazione
Daniele Guerrieri

I casi Amazon e Apple: feticismo della merce digitale e sfruttamento | Giap - 0 views

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    Il problema di multinazionali che vengono percepite come "meno aziendali", più "cool" ed eticamente - quasi spiritualmente - migliori delle altre riguarda molte compagnie associate a Internet in modo tanto stretto da essere identificate con la rete stessa. Un altro caso da manuale è Apple.
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    Da quando ho letto quell'articolo evito di acquistare da Amazon. Di Apple non riesco a fare a meno, per il momento...
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