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Claude Almansi

PiratePad: ltis13-translator-toolkit - 4 views

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    Pad per la preparazione di un resoconto dell'esperienza di traduzione collaborativa di http://help.diigo.com/teacher-account - fatta con il Google Translator Toolkit da Luisella Mori, Antonella Rubino e Claude Almansi.
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    in fieri
Lucia Bartolotti

What If Students Don't Watch The Videos? - FAQ - Katie Gimbar's Flipped Classroom - You... - 5 views

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    Fantastica serie di 16 video YT su tutti i problemi che possono crearsi con la Flipped class. Considerate il primo titolo: "E se i miei studenti non guardano i video?" In inglese.
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    Interessante ... però questi filoneisti dovrebbero controllare se non stiano reinventando l'ombrello. Vedi http://cyber.law.harvard.edu/cyberone/wiki/Weeks_Pages . Questa pagina del wiki del corso Cyberone - Law in the Court of Public Opinion (autunno 2006) di Charles e Rebecca Nesson a Harvard elenca le sottopagine di approfondimento per ogni settimana del corso: ciascuna delle quali comprende una sezione di appunti sui video. CyberOne 2006 non era né un "MOOC" né una "flipped class" perché allora quei termini non c'erano (e il famigerato numero di TIME sul Web 2.0, con "The Person of the Year is... [pezzo di plastica riflettente] You" in copertina, è arrivato solo qualche mese dopo, a dicembre 2006). Era un corso con risorse online condivise e tre categorie di studenti: quelli che seguivano le lezioni ed esercitazioni in aula al Berkman Center, gli "Extension students" cioè iscritti alla formula "a distanza" del corso, e gli "At Large students", che potevano partecipare a una lista di discussione, ad attività in Second Life e anche a quel wiki (non ho idea di quanti At Large students fossimo, ma è stata una grande esperienza) Altra cosa: nel autunno 2006 non c'erano nemmeno strumenti online per una facile annotazione collaborativa dei video: Mojiti (poi rapidamente scomparso) è di dicembre 2006, DotSUB - web app di sottotitolazione, quindi dirottabile per prendere appunti anziché sottotitolare - del 2007. E Universal Subtitles (adesso Amara), ancora più comoda per questo tipo di dirottamento, è del 2010. Però oggi DotSUB e Amara ci sono. Allora non si dovrebbe parlare di annotazione collaborativa di video senza menzionarle, e soprattutto senza menzionare nemmeno la possibilità ancora più vecchia di adoperare un wiki per queste annotazioni collaborativa.
Claude Almansi

Capstone Project Definition - The Glossary of Education Reform - 1 views

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    "Also called a capstone experience, senior exhibition, or senior project, among other terms, a capstone project is a multifaceted assignment that serves as a culminating academic and intellectual experience for students, typically during their final year of high school or middle school, or at the end of an academic program or learning-pathway experience. While similar in some ways to a college thesis, capstone projects may take a wide variety of forms, but most are long-term investigative projects that culminate in a final product, presentation, or performance. For example, students may be asked to select a topic, profession, or social problem that interests them, conduct research on the subject, maintain a portfolio of findings or results, create a final product demonstrating their learning acquisition or conclusions (a paper, short film, or multimedia presentation, for example), and give an oral presentation on the project to a panel of teachers, experts, and community members who collectively evaluate its quality."
sabinaminuto

Emergenza educativa e nuove tecnologie. Stimoli per una riconsiderazione della questione, - 6 views

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    "Emergenza educativa enuove tecnologie. Stimoli per unariconsiderazione della questione GIOVANNI MARCONATO 1 Internet e le nuove forme di comunicazione stanno portando radicali cambiamenti nella vita pratica di ognuno di noi. Questi mutamenti possonoprodurre, spesso, reazioni diverse in base alla realtà anagrafica delle persone,tanto da rendere appropriata l'espressione "nativi digitali", per coloro che sono nati nell'era tecnologica, da contrapporre ai cosiddetti "immigrati tecnologici", espressione riferita a coloro che sono entrati in questa epoca provenendo "da altrove" e con un piede radicato nel passato. Il contributoofferto dal presente lavoro diviene importante non solo ai fini di comprendere le differenze e le difficoltà di comunicazione e di linguaggio fra allievi e insegnanti-formatori, ma soprattutto per indicare una via per arginare l'emergenza educativa che si sta costantemente espandendo. Il suddettopercorso non può che passare per un uso significativo e responsabile di Internet, delle tecnologie digitali e più in generale dei nuovi mass media. 25 ANNI DELLA RIVISTA 22 sformata significativamente, ci viene facile dare una spiegazione ai compor-tamenti "tecnologici" dei bambini, dei pre-adolescenti e degli adolescentiche sono nati trovando le tecnologie, Internet e telefonini come presenzanormale e naturale nei propri luoghi di vita ed incorporandoli spontanea-mente, con estrema naturalezza, nelle pratiche personali e sociali. Nessunaabitudine (individuale e sociale) pre-tecnologica può determinare e model-lare il loro modo di interagire con la realtà e nulla è di ostacolo all'inven-zione di stili e pratiche di relazione del tutto nuove e determinate solo dallefunzionalità e dalle affordance presenti nei nuovi strumenti. Nessun mecca-nismo di transfer negativo ha impedito l'esercizio creativo (agito più spessonella dimensione sociale e collaborativa, che in quella individuale) di deter-minare nuovi modi di agire e,
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    Tra le molte riflessioni che l'articolo di Marconato apre ne posso scegliere, per ora, un paio: 1) è corretto porre la questione in termini di "nativi digitali"? 2) E' soltanto, o principalmente, l'approccio verso le tecnologie digitali a creare un divario fra ragazzi e insegnanti? Riguardo alla prima domanda ho notato come atteggiamenti (e attitudini) simili a quelli dei ragazzi nei confronti di internet ce l'hanno anche tanti adulti, specialmente se di bassa istruzione. Questo mi fa pensare che la frequentazione assidua, soprattutto, di social networks dipenda essenzialmente dall'avere poche difese contro l'accettazione passiva di mode e modelli di consumo. Infatti, da quello che ho potuto vedere, sono pochi i ragazzi che possiedono "vere" competenze informatiche e, in genere, quelli che le possiedono, spesso, le condividono con almeno un genitore. Di positivo c'è l'apprendimento intuitivo e condiviso degli strumenti per navigare e comunicare in internet, ma anche quello non mi sembra "generazionale": è tipico anche di molti adulti, soprattutto se non hanno subito il condizionamento del cosiddetto "metodo di studio". Per l'apprendimento non serve la fatica ma l'interesse. Alla seconda domanda ha risposto già, in modo articolato, Marconato: i gap generazionali ci sono sempre stati. Inoltre, nel "villaggio globale" non c'è solo una cultura globale e condivisa; anzi, di condiviso c'è poco. Sta all'insegnante avere un'apertura verso l'altro, tale da non dare per scontato che egli possieda conoscenze prestabilite alle quali collegarsi. Spesso è già un errore considerare che un alunno possieda quelle certificate nei precedenti anni di scuola. Tra l'altro, se egli ha molte curiosità e interessi, e questi internet aiuta decisamente a soddisfarli, ma le sue informazioni divergono da quelle possedute dall'insegnante, per i prof più tradizionalisti è anche peggio, ma era così anche
Claude Almansi

TED Open Translation Project - 2 views

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    "...Subtitles and transcripts Every talk on TED.com will now have English subtitles, which can be toggled on or off by the user. The number of additional languages varies from talk to talk, based on the number of volunteers who elected to translate it. Along with subtitles, every talk on TED.com now features a time-coded, interactive transcript, which allows users to select any phrase and have the video play from that point. The transcripts are fully indexable by search engines, exposing previously inaccessible content within the talks themselves. For example, searching on Google for "green roof" will ultimately help you find the moment in architect William McDonough's talk when he discusses Ford's River Rouge plant, and also the moment in Majora Carter's talk when she speaks of her green roof project in the South Bronx. Transcripts will index in all available languages. The interplay between the video, subtitles and transcript create what we call a Rosetta Stone effect. You can watch, for example, an English talk, with Korean subtitles and an Urdu transcript. Click on an Urdu phrase in the transcript, and the speaker will say it to you in English, with Korean subtitles running right-to-left below. It's captivating. ...."
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    Descrizione del progetto di traduzione aperta - e collaborativa - dei sottotitoli dei video TED, con tante sotto-pagine linkate, in particolare a indicazioni per i tradutttori volontari.
Luisella Mori

My cMOOC Blog - 1 views

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    Eccomi, questo è il mio blog, avevo messo una marea di tag ma ne salva solo un certo numero... quindi ho dovuto fare una scelta
Claude Almansi

Diigo: trucchi per chi sa poco l'inglese - Bloglillon commenti da May 27, 2013 at 2:28 pm - 3 views

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    "Luisella May 27, 2013 at 2:28 pm @tutti coloro che sono interessati a tradurre dall'inglese all'italiano e sottotitolare un tutorial di Diigo, che ne dite di questo? [ http://youtu.be/nkrHFM3s8Bc -e mbeddato] Mi sembra un tutorial interessante perché parla in particolare degli Account per insegnanti. Luisella May 27, 2013 at 2:40 pm Anche, questo, che è più generico, non specifico per la scuola, è comunque molto chiaro e interessante: http://www.youtube.com/watch?v=kcecBgRd3ig&eurl=http://blog.diigo.com/ Claude Almansi May 27, 2013 at 5:58 pm Grazie, Luisella, Con il primo - An introduction to Diigo for educators - ho un problema: online, mi si ferma sempre primo della fine, dove parla dell'account educator. L'ho dovuto scaricare per vederlo per intero, quindi ho un po' paura che crei problemi in Amara (l'app di sottotitolazione), dove andrebbe streamata la versione online. È meglio che le cose filino lisce per "principianti". Il secondo - "Social Bookmarking: Making the Web Work for You - è fatto molto bene, però è di 5 anni fa, e ci sono state nuove versioni dell'interfaccia di Diigo nel frattempo. Ciononostante, mi sembra ancora valida su quasi tutto, e basterebbe aggiungere qualcosa sulla data nella pagina Amara. Per ora l'ho soltanto creata: http://www.amara.org/en/videos/EfplCifDOjln/info/social-bookmarking-making-the-web-work-for-you/ . Il modo + semplice di produrre ST italiani è di prima far quelli inglesi, poi di tradurli. Ma vedi tu come preferisci. Se ti può servire, http://piratepad.net/linf12-ST è il pad che avevamo utilizzato per sottotitolare dei video durante linf12 Ciao Claude"
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    clicco sul link di- @tutti coloro che sono interessati a tradurre dall'inglese all'italiano e sottotitolare un tutorial di Diigo, che ne dite di questo? [ http://youtu.be/nkrHFM3s8Bc -e mbeddato] - ma il video clipdi youtube che ottengo non ha audio, è un mio problema?
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    Ciao Fabrizio Io l'audio lo ottengo per http://www.youtube.com/watch?v=nkrHFM3s8Bc , però come avevo scritto nei commenti citati, il video mi si ferma prima della fine. Cioè probabilmente c'è un problema tecnico, e per questo avevo suggerito di non utilizzarlo per una sottotitolazione collaborativa online.
Luisella Mori

We oppose DRM. | Defective by Design - 7 views

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    Un approfondimento sui software protetti che rendono i libri di testo digitali non accessibili. Un invito a tutti i docenti a ribellarsi e non adottare questi testi. Grazie a Claude per la segnalazione.
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    Una questione così importante meriterebbe di essere diffusa anche in italiano. Non credo di essere l'unico insegnante ad essere talmente ignorante da non saper leggere un testo complesso in inglese. So di sfidare il disprezzo dei più giovani ma ognuno ha le sue valide ragioni e non ho voglia di giustificarmi.
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    Daniele, in effetti non hai da giustificarti: nessuno può sapere tutte le lingue. Ho provato a tradurre il sito con Google Translate: a volte funziona più o meno, per questo sito no. Però hai provato http://lingro.com/ ? Metti l'URL nella casella, indichi la lingua sorgente e la lingua bersaglio, e il software non traduce il testo, ma te lo fa vedere attraverso un'interfaccia che ti consente, cliccando su qualsiasi parola, di ottenerne diverse traduzioni - e se non hanno ancora una traduzione, ti propone la definizione della parola in lingua originale. Siccome è un'app collaborativa, si arricchisce continuamente.
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    Non aopena avrò finito le relazioni finali di tutti i progetti di cui mi sono occupata, e di caricare i "risultati" sul database EST non mi dispiacerebbe tradurre la pagine. Se hai un po' di pazienza... Potrebbe essere una seconda occasione per riprovare a usare Google Translator Kit. Nel frattempo facci sapere cosa viene fuori con lingro... (Che io non conosco ma che mi incuriosisce).
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    Disponibile per un'altra esperienza Translator Toolkit - ma stavolta eliminiamo eventuali doppi spazi ;) Lingro lo uso perché avevo messo http://www.youtube.com/watch?v=XejH7tnOVKA - un video tutto vuoto di 1 ora 46 minuti - su YT, perché mi serviva per provare dirottamenti di Amara.org, spiegandolo nella descrizione. Però un cretino di aggregatore russo lo ha pescato quindi sono arrivate visualizzazioni a caterva, e anche commenti poco ameni in russo e altre lingue slave. Allora per poter decidere se erano semplicemente volgari e insultanti o addirittura minacciosi, metto la pagina in lingro. Tanto, la sintassi è sempre la stessa pressapoco nelle lingue indo-europee. (Alla fine poi, ho aggiunto annotazioni sul video per promuoverne altri che mi piacevano: uè se mi devo far insultare, tanto vale che serva a qualcosa).
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    Ho provato ora: traduce una parola alla volta con più eventuali accezioni. Ci vuole una pazienza! ...però evita i discorsi a pera dei traduttori automatici. Ancora grazie, Claude.
Andreas Formiconi

Padlet scoperto da Giovanna - 1 views

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    Alternativa più strutturata ma forse un po' meno libera di piratepad. ma potrebbe tornare utile: http://padlet.com
Lucia Bartolotti

AulaBlog: utilizzare Voicethread nella didattica - 5 views

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    Presentazione del software Voicethread, che associa immagini ad un commento orale. Molto interattivo, fa spazio anche ai commenti degli ascoltatori. Alla fine si possono avere presentazioni "dialogate", come si vede dagli esempi in questo sito.
Claude Almansi

Google's 'Babel fish' heralds future of translation | TechCentral, Ashish Venugopal / D... - 0 views

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    "In Douglas Adams's famous Hitchhiker's Guide to the Galaxy series of science-fiction books, interstellar species use Babel fish - "small, yellow, leech-like" creatures that feed on "brain-wave energy" - to translate speech in real time. A team of developers at Google is working on the real thing, using statistical models to translate different languages, including Afrikaans, on the Web and on mobile phones, using voice input and output as well as text. TechCentral sat down with Google Translate research scientist Ashish Venugopal at Google's headquarters in Silicon Valley last week and asked him about the stumbling blocks to effective real-time translation and the future of the technology. This is an edited transcript of that interview. (...).Do you have a team of linguists working all over the world? We have a team of statisticians, all working right over there [points and laughs]. It's less linguistically orientated. There are linguistic ideas that influence our decisions. To give you an example, when I was working on the last set of Indian languages that were launched, I didn't use any linguistic knowledge; I used Wikipedia and my grandmother. So, it's Wikipedia, my grandmother and statistics. That's what we use to put a language together. - Duncan McLeod, TechCentral"
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    Intervista a uno sviluppatore di Google traduttore, su come funziona, pubblicata nella rivista sudafricana TechCentral il 12 gennaio 2012.
fabrizio bartoli

Web Literacy Standard - Mozilla Webmaker - 3 views

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    "The Web Literacy Standard (specification) The Web Literacy Standard is a map of competencies and skills that Mozilla and our community of stakeholders believe are important to pay attention to when getting better at reading, writing and participating on the web. Keep up to date with the latest changes to the Web Literacy Standard on the wiki."
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    Bello! Poi dal link in "Translate the Web Literacy Standard into your language. Get involved! " in calce, si arriva in qualche click https://www.transifex.com/projects/p/webmaker/viewstrings/#it/weblit/18157959 , che sarebbe la sottopagina della traduzione collaborativa di Web Literacy Standard in italiano: che di per sé è completa, ma non appare nella lista delle lingue di "Web Literacy Standard", presumibilmente perché aspettano che sia completa la traduzione di tutte le parti di Webmaker. Però intanto, se non si capisce qualcosa in questa parte, si può già utilizzare questa sottopagina Transifex, che ha pure il motore di ricerca.
Claude Almansi

Style guidelines for translators - 2 views

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    " TED Open Translation Project Our languages Our translators FAQ / Help for site visitors Becoming a TED translator Quick Start on Amara Working with other translators Style guidelines for translators Terms and Conditions FAQ / Help for translators Style guidelines for translators It's important for translations on TED to be extremely accurate, and also to reflect the spirit and flow of the speaker's style. Different languages pose specific challenges, but we offer here some general rules of thumb for approaching translation on TED.com."
Claude Almansi

Odds And Not Ends: Automated translation: Babelfish 101 - DDN C. Almansi 2005-03-04 - 0 views

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    "Babelfish 101 (also appliable to the Google translator) Babelfish is not a little polyglot genius lurking in your computer or in cyberspace Babelfish is A computer program made of lists of words and phrases in different languages complex, but not all-covering, rules applied to these lists in order to produce translations Babelfish will not give you a publishable or even editable version of your text in another language analyse and render correctly complex sentence structures always choose the meaning you had it mind if two or more words have the same spelling confuse two words due to approximate memory Babelfish will produce apparent gibberish give you a rough idea of what someone else's original text is about Therefore, when dealing with Babelfish, you must use commonsense Don't use Babelfish to produce a translation into another language, especially if you don't know that language If you know others will use Babelfish to read you, use simple sentence structure and avoid terms that can have several meanings If you read something absurd or outrageous in a Babelfish translation, don't immediately attribute the absurdity or outrage to the author. Try to guess from the context what the author might have meant Compare what the author might have meant with what you know of Babelfish's limitations, to see if these limitations are the likely cause of the apparent absurdity or outrage be wary of commonsense The author may indeed have expressed something that would baffle you even if you both used the same language: because your cultural references are different, because s/he is using irony because (make your own list) ask when in doubt ;-)" Avevo scritto questo post su un blog del Digital Divide Network (DDN) che non c'è più. Questa è la copia salvata sull'Internet Archive il 13 agosto 2007
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