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LIA - Libri Italiani Accessibili | Webaccessibile.org - Livio Mondini 2013-06-20 - 6 views

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    "Dopo molti annunci, è finalmente andata online "LIA, la vetrina di ebook accessibili pensati per le persone non vedenti e ipovedenti". Era legittimo chiedersi cosa fossero i libri italiani accessibili, poiché né la nazionalità italiana né "libro accessibile" fornivano un qualche indizio sulla natura di questi libri. Ora, dopo la messa in onda, regna lo stesso la confusione: non si riesce a capire in cosa consista il servizio LIA. A prima vista, il sito si presenta come un espositore di libri in formato epub, la cui unica differenza con i normali epub disponibili online in innumerevoli store sembra essere l'apposizione di una specie di certificazione di accessibilità denominata "bollino LIA". (...) Il testo della "certificazione" è perlomeno generico: (...) Questo eBook è certificato accessibile da LIA come? Con quali criteri? Chi sono i certificatori? Non è dato di saperlo. Così come sembrano piuttosto scontati i parametri di valutazione (...) D'accordo, il corretto uso degli elementi sicuramente aiuta la navigazione, ma siete sicuri che inserire dei titoli in ordine gerarchico sparso e casuale, basta che ci siano, sia utile a qualcuno? La "vetrina" sembrerebbe dedicata soltanto a questo: selezionare nella vastità degli epub disponibili sul mercato alcuni titoli scelti e valutati accessibili da qualcuno non si sa chi e come, e rimandare a store esterni per l'acquisto degli stessi. Sì, avete capito bene, bisogna usare due carrelli elettronici: prima quello del sito LIA, dove si selezionano i libri desiderati, e poi quello dello store esterno per effettuare l'acquisto vero e proprio. Siamo davvero sicuri che questo sia un aiuto per chi non ci vede o ha gravi problemi di vista? Non era già abbastanza complicato dover affrontare un carrello? No, due. Potrebbe essere complicato per chiunque, ma per chi utilizza uno screen reader lo è il doppio: effettua l'acquisto in un sito, poi deve anche essere in grado di continua
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    Una precisazione, poichè avevo postato anch'io questo link. LIA (almeno da quanto dichiara) non si pone come soggetto che sceglie libri accessibili e li vende. Piuttosto offre un servizio agli editori: io ti do le "regole" da seguire e ti aiuto a far si che il tuo ebook sia accessibile, se tu le rispetti quello che ti affro in cambio è "visibilità" (perdonate quello che appare come un calambour trattando in particolare di non vedenti!). Questo è il motivo del doppio carrello: non è un rivenditore, ma un "supporto progettuale" che poi aggiunge un bollino che ha funzione analoga a quello di una certificazione ISO in azienda: certifico che hai seguito le regole per l'accessibilità
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    Sorry, Francesco: avrei dovuto controllare. Però Livio Mondini ha ragione lo stesso sulla rogna di per sé di dover usare 2 carrelli, sulla rogna aggiuntiva di quello LIA che non si svuota dopo l'acquisto presso il venditore, e sui criteri troppo vaghi del bollino LIA - e sul fatto che gli editori apparentemente di quel bollino se ne sbattono. Per il tuo uso di "visibilità", non ti preoccupare, ci giocano anche i ciechi stessi: c'è http://www.comecivedi.ch/ (ora in manutenzione) sito collaborativo di ciechi ticinesi, e http://www.titengodocchio.it/ , il sito di Vincenzo Rubano, studente cieco, per segnalare siti inaccessibili, nato da un suo sondaggo intitolato "m'illumino di meno...ma ci "vedo" di più". ;)
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    Figurati: cedo la primogenitura per molto meno di un piatto di lenticchie!!! ;-) A parte gli scherzi quello che intendevo dire è che LIA non si pone come interfaccia tra editori e non vedenti, ma piuttosto come "lobby" per spingere ad adottare gli standard che rendono gli ebook (più) accessibili e dunque (anche se indubbiamente potevano risparmiarselo!) essere a sua volta poco accessibile non è una colpa così grave: si rivolge più a vedenti che a non vedenti! Quanto ai criteri ammetto di non aver approfondito la cosa, ma si deve considerare che esistono standard internazionali (per il WEB il W3C, non so se sia applicabile anche agli ebook anche se a logica direi di si) che garantiscono il massimo di accessibilità. Adottarli non è banale ma nemmeno una cosa terribile (io l'ho fatto sulla piattaforma di elearning che ho creato): basta deciderlo e metterci quel po' d'impegno necessario. Immagino che la logica sia quella di spingere perchè la decisione sia presa e supportare per ridurre l'impegno necessario; mentre la "vetrina" sia più la classica carota alternativa al bastone (anche se in questi casi riterrei personalmente più adeguato i bastone!!! ;-D)
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    Ah, però tu avevi segnalibrato il sito stesso del progetto LIA! Io la recensione di Mondini su webaccessibile.org, quindi non c'è doppione. Webaccessibile.org è un sito dell'IWA Italia, coloro che hanno di fatto redatto le specifiche per la legge italiana sull'accessibilità informatica ("Legge Stanca"), cioè non solo l'accessibilità Web, se ho capito bene? Hanno anche una serie di testi su Stanca e WCAG, troppo tecnici per me. Sì, la carota vetrina-bollino può forse funzionare, ma questo dipenderà anche dalla reazione dei compratori potenziali che hanno bisogno di libri accessibili. Quelli non si baseranno prevalentemente sulla recensione di Mondini, forse (anche se Mondini, essendo cieco anche lui, e visto che scrive bene, è abbastanza seguito), ma piuttosto sul bouche à oreille, o equivalente Web 2.0.
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    Ah: m'ero fermato a LIA e non avevo fatto caso si trattasse di un commento su! Conoscevo l'IWA (un anno mi pare ci sono stato iscritto, ai loro esordi), non questo loro impegno. Posso però dire che la legge Stanca è estremamente discutibile: sia per come ha "personalizzato" gli standard invece di applicarli sia per restrizioni di contorno ed obblighi in alcuni casi assurdi che ha imposto. Non so però quanto sia farina del loro sacco e quanto contributo politico. Comunque adesso vado e leggere cosa ne dice lui
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    Non ha tutti i torti nelle sue critiche: effettivamente l'accessibilità del sito lascia molto a desiderare. La spiegazione però potrebbe esserci. Andando alla ricerca di chi ne fosse il proprietario (che non è specificato da nessuna parte sul sito!) scopro che si tratta di Ediser S.r.l. che - cercando - ha un sito sua che così la descrive: Ediser è la Società di servizi dell'AIE - Associazione Italiana Editori, fondata nel 2002 per l'erogazione di servizi rivolti alle case editrici, tra cui: - l'erogazione di corsi e seminari di formazione e aggiornamento per il personale che opera nella filiera editoriale e dei contenuti digitali o per persone che intendono avviare una casa editrice - la gestione dell'agenzia ISBN per l'area linguistica italiana, di cui è titolare l'AIE - la gestione dei diritti d'autore per la tutela dei diritti di riproduzione delle opere librarie e periodiche - l'organizzazione di fiere del libro attraverso la realizzazione "step by step" di stand collettivi e istituzionali - l'organizzazione di eventi legati al mondo dell'editoria - la gestione di progetti specifici di rilevanza nazionale e internazionale legati al mondo dell'editoria - il «Giornale della libreria»: il mensile professionale dell'editoria libraria e dell'industria dei contenuti editoriali italiana Inoltre LibriAccessibili.it - e più in generali il progetto LIA che ha un sito a parte chissà perchè... (progettolia.it) - è "Realizzato mediante il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali" come dice il disclaimer (obbligatorio per chi usi finanziamenti pubblici) accompagnato da loro del ministero definito "Partner di progetto". Insomma: sono gli editori che definiscono le condizioni per darsi il bollino e poi se lo danno... Ma pagato con i soldi che il Ministero non ha per salvare Pompei! Altro che bastoni e carote...
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WAVE Web Accessibility Tool - 1 views

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    Strumento per la verifica dell'accessibilità delle pagine Web, con criteri più aggiornati - mi pare - di CynthiaSays, ad es. ARIA. Grazie a Mattia Lanzoni - https://www.diigo.com/user/Matzlanz - per la segnalazione. PS: Forse non c'entra direttamente con questo cMOOC #ltis13 - però i cMOOC usano tanti strumenti sociali di cui è necessario valutare l'accessibilità (anche di cosa si produce con essi) se poi li si vogliono ri-adoperare anche a scuola. E questi strumenti sociali presentano caratteristiche tecniche (di codice) che altre applicazioni più vecchie (?) di valutazione dell'accessibilità non prendono in conto.
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    Grazie Claude, utilissimo.Condivido e sottoscrivo quanto dici sui criteri di accessibilità.
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Accessibilità | My cMOOC Blog - 2 views

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    Di positivo c'èche ora sono sensibile al problema, ma oramai la frittata è fatta...
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Lo strano modo -> #ltis13 <- di trovare le cose « iamarf 2013/05/06 - 2 views

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    "...L'intuizione cruciale degli autori di Google è stata riconoscere che in Internet non è necessario piazzare per forza tutto sugli scaffali prima ma è invece sufficiente lasciare crescere le connessioni da sole ed utilizzarle dopo che queste sono spontaneamente emerse. Insomma, in Internet non c'è bisogno di scaffali. In pratica quando sfoglio un catalogo mi fido della visione del mondo di chi ha fatto la classificazione, quando uso Google mi fido della struttura di link emersa dal caos di Internet. ..." Commenti: tassonomia, didamatica, essere disordinati, bisogno di struttura, crostata del diavolo, accessibilità, Pearl Trees Trackback: 1 reblog
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Campus announces restriction of public access to educational content | The Daily Califo... - 0 views

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    "UC Berkeley announced Wednesday that it would restrict public access to existing educational content after a Department of Justice (DOJ) investigation concluded that many of the video captions did not meet standards of the Americans with Disabilities Act. Campus will instead invest in developing new online content with necessary accessibility features, according to campus spokesperson Roqua Montez. Montez said that because of limited viewership of more than 20,000 course capture videos and a projected cost of at least $1 million for captioning, campus decided not to revamp the videos deemed inaccessible. "On average, the older videos were watched for less than 8 minutes," Montez said. "(It) doesn't make sense to go back and do that, given the budget climate we are in. We had to weigh that as a factor.""
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    Articolo sull'annuncio di Berkeley del ritiro dalla visibilità pubblica dei video non conformi ai requisiti di accessibilità
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#ltis13: copia del diario "fuori blog" 2013-04-14 - 0 views

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    "April 14, 2013 by Claude Almansi Questo post risponde alla richiesta di Andreas Formiconi in Apriamo il blog #ltis13: Cose da fare… : (…) Iniziate a trasferire il diario che avete scritto sino ad ora nel blog, strutturandolo come preferite in uno a più post. | 5 aprile 2013 | | 7 aprile, mattina | | 7 aprile sera | | 11 aprile pomeriggio (Non solo luci)| | 12 aprile 2013 (Coursera/Amara - Non solo luci ) | | 13 aprile 2013 ( Blog - Digital Divide Network - RSS ) |"
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Lo strano modo -> #ltis13 <- di trovarci - trascrizione | Claude Almansi 2013-05-10 - 0 views

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    "Vedi Lo strano modo -> #ltis13
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Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 - trascrizione | Claude Almansi 2013-05-06 - 0 views

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    " Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 - trascrizione May 6, 2013 by Claude Almansi | 4 Comments Vedi Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 e il commento #5 di Maria Grazia [Fiore] a Audiopost: dal caos al villaggio operoso - #ltis13."
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Australia: le lacrime della premier per i disabili - Repubblica Tv - la Repubblica.it 2... - 0 views

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    "Julia Gillard non ha trattenuto la commozione durante il suo discorso al parlamento per la presentazione della nuova legislazione in sostegno dei disabili, la "DisabilityCare Australia"" Una didascalia melensa per una cagatina di 1:00 (preceduta da 0:15 di pubblicità) estratta un discorso interessantissimo di 14:58 - vedi http://www.youtube.com/watch?v=YtCIbDiXmjU - e con un codice embed kilometrico?? Vabbé che dal codice embed si può ricavare l'URL del video - http://flv.kataweb.it/repubblicatv/file/2013/05/15/133892/133892-video-rrtv-gillarddisabili.mp4 - e che il video l'hanno sottotitolato. Però lo stesso: non augura bene per il futuro dei media tradizionali tipo La Repubblica.
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Sottotitoliamo assieme? - #ltis13 - 5 views

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    Ciao Claude, mi sono iscritta ad Amara e ho iniziato a sottotitolare il tutorial Diigo. Se qualcuno vuole unirsi e continuare… Io ora devo fare altre cose (preparare e correggere compiti… ahimé), quindi faccio una pausa. Grazie per il post, davvero interessante e esaustivo, me lo studierò! Il video è qui: http://www.amara.org/en/videos/EfplCifDOjln/info/social-bookmarking-making-the-web-work-for-you/
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    Prova di bookmarking da smart phone
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    proposta per gli addetti di inglese l2 perchè non sottotitolare in inglese allora, ma sarebbe un lavoraccio e dove la mettiamo la listening se concentriamo il focus sui sottotitoli? La vedo bene come attività per gli studenti, per l'uso veicolare della lingua, o come facility per i docenti, per i tanti tutorials in inglese presenti sul web, ma non so se sarebbe più economico come tempo fare direttamente un tutorial in italiano...
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    Non ho capito Fabrizio, cosa intendi? Penso che le attività di sottotitolazione possano avere fini diversi. Se il fine è l'accessibilità, allora è importante partire dalla sottotilazione nella stessa lingua del video, e poi aggiungere traduzioni in altre lingue. Se si fa fare agli studenti nell'ambito della L2, sottotitolare nella stessa lingua può essere un'ottima attività per migliorare le competenze di listening, secondo me.
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hacker.pdf - 0 views

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    cultura degli hacker
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Intervention of the Holy See: WIPO Diplomatic Conference on a Treaty for the Blind | Kn... - 0 views

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    The Holy See delivered this statement on 18 June 2013 at the Marrakesh Diplomatic Conference on a WIPO Treaty for the Blind. Statement by His Excellency Archbishop Silvano M. Tomasi Permanent Observer of the Holy See to the UN and Other International Organizations in Geneva at World Intellectual Property Organization Diplomatic Conference to Conclude a Treaty to Facilitate Access to Published Works by Visually Impaired Persons and Persons with Print Disabilities Marrakech (Morocco) "...Mr. President, The primary goals of the copyright system is the dissemination of creative works to enhance the common good. Copyright has never been an end in itself. Increasingly, technological developments have strained the capacity of copyright law to limit the ways in which the public accesses creative works. As stated by Jean Paul II, in his Encyclical Letter Laborem Exercens, "It would be radically unworthy of man, and a denial of our common humanity, to admit to the life of the community, and thus admit to work, only those who are fully functional. To do so would be to practise a serious form of discrimination, that of the strong and healthy against the weak and sick" [2] . Since all persons are called to contribute to society, it is fundamental to create an international instrument that could give even to impaired people a variety of opportunities to discover their potential, understand their environment, discover their rights and put to the best use their talents and resources both for personal fulfilment and for their contribution to society. This common good must be served in its fullness, not according to a reductionist vision subordinated only to the advantage of some people; rather, it is to be based on a logic that leads to the acceptance of a comprehensive responsibility. "The common good corresponds to the highest of human inclinations [3], but it is a good that is very difficult to attain because it requires the constant ability and effort to see
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    La difesa incondizionale da parte del Vaticano di un trattato OMPI per i ciechi e altre persone che non possono adoperare testi stampati è particolarmente interessante: in incontri precedenti su questo trattato - sotto il Papa precedente - il Vaticano si era allineato sui paesi ricchi del cosiddetto "Gruppo B" dell'OMPI nel chiedere di seppellire questo trattato.
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Opening remarks of the WBU at Marrakesh Diplomatic Conference on a WIPO Treaty for the... - 0 views

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    Opening Remarks WIPO DIP Com 18 June 2013 By: Maryanne Diamond on behalf of the WBU [World Blind Union] "...I urge you to play your part in making a difference in the lives of these millions of people, by agreeing a treaty that is simple, usable and meaningful. We cannot accept a treaty which has no substance, nor, can we accept a treaty full of bureaucratic and cumbersome requirements. We cannot accept a trophy treaty that will not work in practice. When considering your proposals, changes or amendments to the text, please stop and think about what that change will make on the ground to the people this treaty is about. You have received copies of our positions on the key issues in the current text of concern to us. * Commercial availability in articles D and E will ensure the treaty fails * The treaty must allow for distribution to individuals * The treaty must not allow TPMs to be a block to access to a book by blind people Please ask us if you're not sure what the impact of text you are considering will be on the ground. We are here for the entire conference. ..."
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We oppose DRM. | Defective by Design - 7 views

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    Un approfondimento sui software protetti che rendono i libri di testo digitali non accessibili. Un invito a tutti i docenti a ribellarsi e non adottare questi testi. Grazie a Claude per la segnalazione.
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    Una questione così importante meriterebbe di essere diffusa anche in italiano. Non credo di essere l'unico insegnante ad essere talmente ignorante da non saper leggere un testo complesso in inglese. So di sfidare il disprezzo dei più giovani ma ognuno ha le sue valide ragioni e non ho voglia di giustificarmi.
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    Daniele, in effetti non hai da giustificarti: nessuno può sapere tutte le lingue. Ho provato a tradurre il sito con Google Translate: a volte funziona più o meno, per questo sito no. Però hai provato http://lingro.com/ ? Metti l'URL nella casella, indichi la lingua sorgente e la lingua bersaglio, e il software non traduce il testo, ma te lo fa vedere attraverso un'interfaccia che ti consente, cliccando su qualsiasi parola, di ottenerne diverse traduzioni - e se non hanno ancora una traduzione, ti propone la definizione della parola in lingua originale. Siccome è un'app collaborativa, si arricchisce continuamente.
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    Non aopena avrò finito le relazioni finali di tutti i progetti di cui mi sono occupata, e di caricare i "risultati" sul database EST non mi dispiacerebbe tradurre la pagine. Se hai un po' di pazienza... Potrebbe essere una seconda occasione per riprovare a usare Google Translator Kit. Nel frattempo facci sapere cosa viene fuori con lingro... (Che io non conosco ma che mi incuriosisce).
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    Disponibile per un'altra esperienza Translator Toolkit - ma stavolta eliminiamo eventuali doppi spazi ;) Lingro lo uso perché avevo messo http://www.youtube.com/watch?v=XejH7tnOVKA - un video tutto vuoto di 1 ora 46 minuti - su YT, perché mi serviva per provare dirottamenti di Amara.org, spiegandolo nella descrizione. Però un cretino di aggregatore russo lo ha pescato quindi sono arrivate visualizzazioni a caterva, e anche commenti poco ameni in russo e altre lingue slave. Allora per poter decidere se erano semplicemente volgari e insultanti o addirittura minacciosi, metto la pagina in lingro. Tanto, la sintassi è sempre la stessa pressapoco nelle lingue indo-europee. (Alla fine poi, ho aggiunto annotazioni sul video per promuoverne altri che mi piacevano: uè se mi devo far insultare, tanto vale che serva a qualcosa).
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    Ho provato ora: traduce una parola alla volta con più eventuali accezioni. Ci vuole una pazienza! ...però evita i discorsi a pera dei traduttori automatici. Ancora grazie, Claude.
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La circolare sull'adozione dei libri di testo, le allegre compagnie di editor... - 7 views

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    Perché molte case editrici stanno giocando "sporco" sul tema dell'editoria digitale, e perché noi, come docenti e dirigenti, dobbiamo ribellarci facendo scelte alternative. Grazie a Claude per la segnalazione.
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    Ciao Luisella Ho preso la libertà di modificare il testo sul link del tuo segnalibro per riflettere quello del post di Noa Carpignano: normalmente nei blog, il tag html "title" dà il titolo di ciascun post, ma nel suo quel tag rimane sempre lo stesso. E Diigo pesca soltanto il tag title.
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    è la prassi seguita per quasi tutti gli e books venduti. Per quelli scolastici, dovrebbe essere predisposta una legge che stabilisca una volta per tutte che non è una questione di "mercato". Così si regolano negli altri paesi europei.
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    Grazie per la correzione Claude, e grazie per l'ulteriore approfondimento, Daniele!
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USPTO releases 142 pages of emails sent by MPAA to USPTO over the treaty for the blind ... - 1 views

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    "Submitted by James Love on 22. June 2013 - 14:22 Attached is an electronic copy of a FOIA received from USPTO, of email messages sent by MPAA lobbyists to the USPTO, about the WIPO negotiations on a treaty for copyright exceptions for persons with disabilities. (Copy here). The FOIA request covered: All correspondence sent to the USPTO from Disney, Viacom, the MPAA or members of the MPAA, regarding the WIPO treaty on copyright exceptions for persons who are blind for the time period 2013."
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Filmmakers' group tries to reshape treaty that would benefit the blind - The Washington... - 1 views

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    "By Kimberly Kindy, Published: June 22 Hundreds of negotiators from around the world have descended on Morocco this week to finalize a treaty aimed at ensuring that millions of blind and vision-impaired people can get books in accessible formats like audio, Braille and large print. But the treaty, years in the making, could be in jeopardy because of unresolved differences between advocates for the blind and the Motion Picture Association of America, which says the accord could undermine protections important for filmmakers, publishers and other major industries."
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    Lungo pezzo seriamente documentato sulla proposta di un trattato OMPI che faciliti la condivisione tra paesi diversi di libri in formati accessibili ai ciechi - e sul lobbying accanito della MPAA e di altri grossi produttori di contenuti contro questo trattato. La corrispondenza e-mail tra i lobbyisti della MPAA e il rappresentante US all'OMPI citata verso la fine dell'articolo può essere scaricata da http://keionline.org/node/1759 . La traduzione italiana automatica dell'articolo con http://translate.google.com/ ha le sue pecche tipiche, però rende abbastanza il senso generale.
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