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Elaborazione di immagini – tre fatti che fanno la differenza – #loptis
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Claude Almansi on 23 Feb 14Grazie a questo post, adesso capirò un po' di più al corso Digital Signal Processing dell'EPFL di cui finora soprattutto avevo reso pubblici i materiali in https://www.diigo.com/user/calmansi/DSP :)
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(raster: griglia)
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E tutti e tre usano i sistemi di compressione più efficaci, ovvero quelli non conservativi,
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Sempre con l’editore di testo scrivo “pippo pippo…” tante volte (alla Shining – non mi sta vedendo nessuno…)
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Il formato GIF usa una compressione conservativa. Questo lo rende adatto a immagini che contengono testo o grafica composta da linee. Si può usare per fare immagini animate.
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Su G+ un contatto ha scritto di Gfycat, un'app web + server che consente di trasformare i .gif in video html5, secondo http://gfycat.com/about . Ma come funziona? È una vettorializzazione del gif?
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esportare un documento qualsiasi – testo, foglio di lavoro o altro – in PDF vuole dire farne una sorta di fotografia, ovvero congelarlo in un’immagine, e per di più un’immagine vettoriale, perché così risulta meno sensibile alla modalità con la quale viene rappresentato, grazie al meccanismo ad oggetti che abbiamo visto.
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Era certamente vero nel 2003, quando J. Nielsen scrisse http://www.nngroup.com/articles/pdf-unfit-for-human-consumption/ . Ma lo è ancora? Nei PDF odierni, a patto che non siano fatti con uno scanner senza OCR, si può selezionare e copiare un brano e si possono leggere con una sintesi vocale o una barra braille. Non significa forse che quei nuovi PDF sono testuali?
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Anche Inkscape ha un formato di riferimento che conserva tutto ciò che serve per conservare il lavoro fra sessioni successive, è lo SVG. Valgono le stesse considerazioni fatte a proposito del formato XCF di Gimp.
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Infine il terzo fatto che fa la differenza in materia di elaborazione di immagini: l’esistenza dei livelli (layers).
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Cfr annotazione precedente sui formati che salvano tutte le fasi di lavoro e Audacity.
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E queste annotazioni che sto aggiungendo sul tuo testo con Diigo, che in teoria tutti dovrebbero poter leggere se visualizzaono la pagina tramite l'URL https://diigo.com/01lqff , e che producono delle annotazioni nel segnalibro condiviso col gruppo Diigo ltis13 - anche queste annotazioni sono un livello/layer?
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Poi nei video mostrati sul sito ted.com, il player in realtà può mostrare 2 cose: il video e un file testuale a scelta di sottotitoli. E quei file testuali di sottotitoli producono le trascrizioni interattive in varie lingue che si possono attivare sotto il player. Anche lì si tratta di livelli/layer? Poi quel player di TED.com ha anche una funzione che ti consente invece di scaricare il video con i sottotitoli che vuoi incisi dentro il video, cioè in un unico video. È la stessa cosa che quando lavori con i livelli per produrre un'immagine, o con le piste per produrre un audio, poi esporti il tutto o in jpg o in mp3, ad es.?
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Se la suggestione per qualcuno c’è stata allora costui proverà a fare qualcosa. Se avrà problemi lo scriverà, e noi lo aiuteremo.
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Grazie! Poi ci provo ... e aggiungerò semmai altre domande con le annotazioni Diigo che finiranno in https://diigo.com/01lqff , di cui non ho ancora capito se è un layer/livello o meno ;-)
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"- Sicuramente un post per gli studenti di "Editing multimediale" della IUL ma anche per tutti quelli a cui capita di lavorare con le immagini - Grafica bitmap e vettoriale - Due o tre cose sui formati più noti, GIF, PNG e JPEG, sulla compressione delle informazioni, conservativa e non, e sui formati "dedicati" XCF e SVG - Gimp e Inkscape, due bellissimi software liberi per l'elaborazione delle immagini che girano su Linux, Mac e Windows - Elaborazione delle immagini in livelli" ---- [Titoli:] Primo fatto: software libero anziché proprietario Secondo fatto: distinguere fra grafica bitmap e vettoriale > Immagini digitali > dpi e risoluzione > Tipi di grafica > Grafica bitmap > Grafica vettoriale > Formati - compressione > Manipolando foto > Fabbricando immagini > Lavorare in grafica bitmap con Gimp > Lavorare in grafica vettoriale con Inkscape Terzo fatto: usare i livelli (layers) Coda Note